Ville ed edifici storici a Bazzano
Scopri gli edifici e le ville storiche di Bazzano con questo breve tour virtuale.
Villa Tanari
Attestata almeno dalla metà del Seicento, la villa sorge sul fondo Ca’ Rossa. Venne ristrutturata alla fine del XVIII secolo dall’architetto bolognese Angelo Venturoli. L’interno è caratterizzato da un salone a doppio volume, contornato da un anello di otto colonne sormontate da capitelli ionici; dal piano nobile è possibile affacciarsi sul salone sottostante protetti da una leggera ringhiera di ferro battuto. La volta presenta affreschi di Petronio e Pietro Fancelli (1794) tra cui è visibile lo stemma dei marchesi Tanari. Nell’attiguo oratorio dedicato a S. Giustina è presente la tela di Gaetano Gandolfi raffigurante la Natività della
Vergine.
Villa Evelina
La villa venne costruita dall’ingegnere Pedrini tra il 1927 e il 1930 al posto di un edificio in cattivo stato di conservazione.
Villa Gabella
Costruita ai primi dell’Ottocento e di proprietà della famiglia Minelli, prende il nome dalla sua posizione sull’antico posto di confine tra Bologna e Modena.
Ca’ del Vento
A poca distanza dal Samoggia, appartenne alla famiglia Casini, tra i cui membri si annovera anche Giuseppe, primo sindaco elettivo di Bazzano dopo l’Unità d’Italia, e Tommaso, storico e letterato insigne.
Villa Gessa
Questa villa neoclassica era un tempo chiamata anche Villa Scagliarini, dal cognome dei proprietari. In questo luogo, a cui si accede da un lungo viale alberato, ha soggiornato, durante i periodi estivi, il commediografo e poeta dialettale bolognese Alfredo Testoni (1859-1931) autore de “Il Cardinale Lambertini” e di altre commedie di successo.
Villa Diana
La villa venne costruita dall’architetto torinese De Sambuy alla fine del XIX secolo per Diana Spinola Grimaldi, nipote di Vittorio Emanuele II e moglie del bazzanese Vincenzo Giusti. Nel 1951 venne acquistata dal parroco, don Angelo Romagnoli, per farne la sede dell’asilo infantile parrocchiale, uso a cui ancor’oggi la villa è destinata.
Villa Pedrini
L’edificio, addossato alle mura meridionali del castello di Bazzano, risale risale agli inizi del XIX secolo; ornata da una meridiana sulla facciata, la villa è contornata da un grande parco.
Villa Giulia
La villa, in prossimità del torrente Samoggia, viene ricordata per aver ospitato il pittore Simone Cantarini, il quale, su commissione di Marco Biancani, proprietario della villa, nel 1637 dipinse una tela raffigurante S. Stefano, patrono di Bazzano, da donare all’arciprete del tempo. Il quadro costituisce tuttora la pala dell’altare maggiore della chiesa parrocchiale.
Villa Gandolfo
Originariamente di proprietà della nobile famiglia degli Odofredi Gandolfi, la villa venne presumibilmente costruita nel XVll secolo, mentre l’annesso oratorio, dedicato alla Madonna della neve, fu eretto nel 1706. All’interno di questo piccolo edificio è visibile sull’altare una tela settecentesca con la Vergine e il Bambino adorati da S. Franscesco d'Assisi, S. Domenico e S. Emidio, presumibilmente opera di Gaetano Gandolfi. Nella villa è presente una pregevole gipsoteca, unica nel suo genere, con le sue statue settecentesche e i bassorilievi che arredano le pareti.
Campo de’ Fiori
Questo quartiere, così chiamato in omaggio al libero pensatore Giordano Bruno, nacque nei primi del ‘900 per volontà delle giunte socialiste, che intesero costruire, al di fuori dal centro cittadino, un quartiere nuovo, contrapposto alla “Bazzano borghese”. Qui vennero costruite le scuole elementari e trovarono sede diverse organizzazioni operaie.
Scuole elementari
La costruzione di questo edificio iniziò nel 1910 su progetto dell’ingegnere Antonio Zannoni.
Inaugurato il 1 ottobre 1911 il fabbricato durante la prima guerra mondiale fu adibito a Ospedale Militare di Riserva.
Nel 1945 fu gravemente danneggiato dai bombardamenti aerei e venne quindi ristrutturato nel dopoguerra.
Dal 1926 le scuole elementari sono dedicate al maestro bazzanese Paolo Zanetti (1879-1916), morto valorosamente in guerra.
Casa del popolo
La costruzione della Casa del popolo venne avviata nel 1907; dopo una ventina d’anni lo stabile fu ceduto in affitto a Virginia Merighi Minelli, per farne la sede dell’asilo e della scuola di lavoro “Opera Domenico Minelli”. L’edificio ospitò questa Opera, gestita dalle suore Minime dell’Addolorata, fino al 1943, quando fu sfrattata dai soldati tedeschi.
Ripa del Rivellino
Suggestivo percorso a piedi che porta dalla piazza centrale di Bazzano, Piazza Garibaldi, fino alla Rocca e la sua chiesa principale, Santo Stefano. Inizia con una piacevole scalinata per proseguire lungo un breve percorso all’inizio del quale convergono i famosi “100 gradini” che partono dal rifugio antiaereo della 2^ Guerra Mondiale che fu costruito sotto la collina del paese. Ripa del Rivellino prosegue con una Via Crucis lignea del XIX secolo, formata da 14 croci disposte sul prato a fianco del tratto pedonale con in mezzo la cappella della Madonna del Rivellino, al cui interno attualmente è collocata un’immagine della Madonna con il Bambino.
Albergo “Alla Rocca”
Questa struttura ricettiva ha origini molto antiche, poiché era già attiva nel 1796, quando era di proprietà del marchese Sebastiano Tanari. Divenuta negli anni ’30 del XIX secolo di proprietà di Pietro Rocchi, l’osteria con stallatico, che nel tempo si è trasformata in un moderno albergo, è rimasta di proprietà della famiglia Rocchi fino al 1995.
[Si ringrazia per l’aiuto nel reperire le informazioni la Dott.ssa Aurelia Casagrande]