Il Sentiero dei Bregoli
Da Casalecchio di Reno a San Luca a piedi? Percorri con noi l'antico sentiero dei Bregoli! Potrai scoprire la sua storia, i luoghi che questo sentiero attraversa e perchè no qualche curiosità! Pronto a scoprire tutto di questo sentiero?
Perché percorrere il Sentiero dei Bregoli?
E' un sentiero affascinante e pittoresco, pieno di storia e di avvenimenti curiosi che ti regaleranno non solo una bellissima esperienza nella natura e scorci viste meravigliose sulla vallata sarà, anche, l’occasione di scoprire frammenti di storia e cultura del territorio.
Qual è la sua storia?
Il Sentiero dei Bregoli ha un origine molto antica, infatti già nel Medioevo, l’antica mulattiera ha una vocazione spirituale per i tanti pellegrini che dalla Valle del Reno salivano al Santuario della Beata Vergine di San Luca.
Successivamente all’Unità d’Italia il sentiero è stato allargato e reso carrabile per consentire il trasporto di munizioni e cannoni per far fronte alla minaccia di aggressioni austriache.
Cessata la sua funzione militare nel 1926 fu istituita lungo il sentiero una Via Crucis voluto dal Parroco della Chiesa di San Martino - Filippo Ercolani - fissando cosi una delle stazioni di sosta dedicati alla recita delle preghiere.
Ancora oggi il sentiero è meta di pellegrini e gitani per un’escursione nella natura,, per fare sport e per un pellegrinaggio di fede.
Cosa puoi vedere facendo questo percorso?
Lungo il Sentiero dei Bregoli avrai l’occasione di incontrare alcuni luoghi di interesse storico ma anche naturale.
Prima tra tutti sicuramente il Parco della Chiusa dal cui il percorso nasce e si snoda più precisamente il sentire parte dalla Chiesa di San Martino. Proseguendo il percorso ci si troverà in un meraviglio piano erboso chiamato Cà Bianca. In questo primo tratto potrai ammirare Villa Sampieri Talon o meglio, in seguito ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, i suoi ruderi restano comunque un punto suggestivo da poter ammirare all’interno del Parco.
Addentrandosi nella vegetazione si attraversa il “Sentiero delle Montagnole”.
Poi proseguendo si potrà ammirare la vallata del Fiume Reno da cui si ha uno sguardo di insieme delle alture dell’Appenino Bolognese. Più in alto si raggiunge il Santuario della Beata Vergine di San Luca da cui è possibile scendere a Bologna tramite il suggestivo porticato fino all’Arco del Meloncello. In alternativa si può prendere il sentiero CAI 112/A tornando cosi alla chiesa di San Martino. Subito prima del termine di questo percorso si può ammirare l’ingresso del rifugio antinomia “Ettore Muti” una galleria di 114 metri e utilizzato dai casalecchiesi fino agli ultimi giorni della guerra.
Curiosità!
Il nome “Bregoli” viene ufficializzato dalla cartografia nel 1780 anche se intorno alla sua origine c’è sempre stato disaccordo che rappresenta due visioni differenti del mondo: per i “casalecchiesi” prende il nome di “Bregoli” per via dell’antica usanza diffusa fino alla prima metà del Novecento delle persone più povere di percorrerlo alla ricerca di bregoli ( bràgguel in dialetto bolognese) ovvero le fascine o sterpi di legna come fonte gratuita di legna per il fuoco. Per i bolognesi, invece, suona come sentiero dei “Brigoli” dalla radice mediterranea “bric” che indica un luogo impervio e ghiaioso.
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