Parco della Chiusa
Il Parco della Chiusa di Casalecchio è un cuore pulsante di vitalità.
Che ti piaccia fare jogging, passeggiare, stare a contatto con la natura, ammirare magnifici scorci è il posto adatto a te.
Scopriamo insieme questo meraviglioso parco: la sua storia, quello che può offrire al visitare e le immancabili curiosità!
Perché visitare il Parco della Chiusa?
Il Parco della Chiusa è un cuore pulsante di vitalità. Oltre essere un meraviglioso parco dove ammirare e rilassarsi nella natura è anche un luogo ricco di storia e luoghi da scoprire.
Qual è la sua storia?
La quasi totalità delle terre apparteneva ad alcune famiglie della nuova nobiltà bolognese, che a partire dal XVI secolo rivolsero il loro interesse imprenditoriale verso le redditizie coltivazioni dei campi, non solo acquistando terreni incolti a basso prezzo, ma edificandovi sontuose dimore col duplice scopo di farne il centro propulsore dell'impresa agricola e la piacevole residenza estiva per la "villeggiatura".
Nel 1835, dei 1550 ettari di terreno coltivabile di Casalecchio, di cui però un buon 25% era lasciato incolto, la metà apparteneva a sole quattro nobili famiglie, i Boschi, i Marescalchi, i Sampieri e i Zanbeccari, un quarto era di proprietà di altre 14 casate patrizie ed infine il rimanente era suddiviso fra altri 40 proprietari che facevano parte del ceto borghese.
La conduzione dei fondi era affidata ai fattori, se mantenuta dai proprietari o ceduti a fittavoli, nel caso che i padroni ne volessero trarre solo un reddito economico senza occuparsene direttamente. In entrambi i casi la conduzione agricola del podere era in "mezzadria", la più diffusa nel bolognese. Il proprietario forniva il terreno, la casa colonica con stalla, pozzo e forno, e metà delle sementi; il mezzadro garantiva il lavoro, compreso quello di eventuali aiuti, garzoni o braccianti, se non fossero bastate le braccia della famiglia, che di solito era numerosa. I raccolti si dividevano a metà ed inoltre, il mezzadro gratificava, il padrone con capponi, galline e uova e si prestava in tanti altri servizi di cui necessitava la famiglia del proprietario. Prima dell'inizio di questo secolo, erano circa cento le famiglie mezzadrili a Casalecchio.
Cosa puoi ammirare esplorando il parco?
Il Parco della Chiusa presenta al suo interno 5 corti coloniche, tutte di proprietà pubblica: Corte San Gaetano, Corte Casa Santa Margherita, Montagnola di Sotto, Montagnola di Mezzo, Montagnola di Sopra; e 3 ville: Villa Sampieri Vecchia (oggi di proprietà privata), Villa Sampieri Talon e Villa Ada.
Oltre alla componente storica è possibile ammirare bellezze e curiosità di tipo naturale: il giardino storico, il giardino formale, il parco all’inglese, il parco agricolo, la sponda dei ciliegi, il prato dell’altana, il bosco golenale, gli affioramenti gessosi via della Cavera e l’area golenale.
Il parco è attraversato da tre differenti percorsi per escursioni, camminate, passeggiate, biciclettate infatti è attraversato dalla Via degli Dei, la via della Lana e della Seta e infine dal Sentiero dei Bregoli.
Curiosità!
Perché il Parco della Chiusa viene spesso chiamato Parco Talon?
Dal ‘600 la famiglia dei marchesi Sampieri Talon costruirono all’interno di questo parco diverse ville e per via di questa serie di ex possedimenti della famiglia spesso il parco viene chiamato con questo nome e ancora oggi è conosciuto da molti con il nome di Parco Talon.
Per maggiori informazioni: link utili:
Credits: fotografia di Fabrizio Stefani