Da gustare a Bazzano: prodotti e ricette
Iniziamo un viaggio nell'enogastronomia bazzanese, tra prodotti della terra e favolose e antiche ricette tradizionali.
Uva Saslà o Chasselas
Diffusa fin dalla fine dell’800 nei colli bolognesi questa vite regala uva da tavola particolarmente dolce, gustosa e dalla buccia molto sottile con acini sferici, dorati e quasi trasparenti al momento della maturazione. Veniva esportata in Svizzera, Germania ed Inghilterra partendo proprio da Bazzano grazie all’attivazione, nel 1938, della linea ferroviaria Vignola-Casalecchio. Verso la fine degli anni ’50 la concorrenza delle uve da tavola con acini più resistenti portò ad un lento declino la coltivazione del Saslà per essere poi “riscoperta” negli ultimi decenni divenendo prodotto D.O.C. nel 1971. I “sughi” ottenuti con questa uva sono una vera prelibatezza, dolci e per niente acidi.
[Si ringrazia Luciano Generali per le preziose informazioni]
Ciliegia Anellone di Bazzano
Vecchia varietà diffusa nel modenese e bolognese conosciuta anche col nome di Durone dell'anella tardivo è una varietà diffusa nella fascia pedecollinare della Valle del Samoggia, Qui il ciliegio assunse grande importanza dalla fine dell’Ottocento, sostituendo gradualmente il gelso come tutore della vite e diventando poi una coltura specializzata. Dopo una pausa dovuta alla guerra, la produzione di ciliegie riprese a crescere costantemente fino a diventare un elemento caratterizzante dell’economia del territorio.
Pianta vigorosa espansa con fioritura tardiva dal rosso brillante al rosso scuro, è quasi sempre soda e croccante. Prima ancora del sapore del frutto è la fioritura del ciliegio a essere uno spettacolo universalmente riconosciuto rendendo il paesaggio uno spettacolo unico...
Quarducci alla “Bazzanese”
Nel 2010 il Comune di Bazzano decise di promuovere una serie di iniziative per omaggiare il prodotto pasta e la tradizione che vide, nel ‘900, la nascita sul territorio di ben quattro pastifici artigianali grazie ai tanti mulini presenti in paese e oramai scomparsi, con l’obiettivo di scoprire e ricordare usi, costumi, storia, segreti e dicerie di un prodotto dalle origini millenarie. I quadrucci alla bazzanese sono un piatto recentemente riscoperto e inserito in un
volume edito dalla Camera di Commercio di Bologna dedicato alla gastronomia del territorio.
Ingredienti per 6 persone:
g 600 di tagliatelle di pasta all’uovo tirate a mano
g 300 di fegatini di pollo
2 foglie di alloro
mezzo bicchiere di vino bianco (facoltativo)
burro e olio di oliva
brodo
parmigiano reggiano grattugiato al momento
3 tuorli d’uovo sbattuti con mezzo bicchiere di latte fresco (facoltativi)
un pizzico di noce moscata
Tagliate i fegatini a pezzetti e fateli rosolare con il burro, l’olio e le foglie di alloro in una casseruola di coccio, a fiamma dolce. Abbandonateli al profumo e al calore della lenta rosolatura, versandovi, poco per volta, il vino bianco, e poi poco brodo. Proseguite la cottura per una mezz’ora, ricordandovi di eliminare le foglie di alloro e di profumare con una grattatina di noce moscata. Regolate di sale e pepe di mulinello solo a fine cottura.
Cuocete le tagliatelle in abbondante acqua bollente e salata, mentre sbattete le uova con una cucchiaiata di parmigiano reggiano e poco latte. Scolate le tagliatelle ed amalgamatele con i tuorli montati. Condite con l’intingolo di fegatini, guarnendo il piatto di portata caldo con un ciuffetto di foglie di alloro.
Tortellino “Dorato”
E’ una variante del classico tortellino bolognese pur mantenedo intatto il tradizionale ripieno. La ricetta nasce negli anni ’60 all’ Albergo Ristorante Alla Rocca con la gestione della famiglia Rocchi ed è gelosamente custodita dai cuochi di allora. La Pro Loco, in occasione dei suoi eventi in piazza, porterà a tavola il tortellino dorato per farlo conoscere anche a chi allora, non ha potuto assaporarne la delizia.
Torta “Giuditta”
Nata da una grande idea del pasticcere Ernesto Tedeschi è ormai una torta adottata da tutti i
bazzanesi, non può mancare in tavola nei giorni di festa.