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La conserva o ghiacciaia, la “mamma del frigo”, sta ad indicare un ambiente sottoterra, o seminterrato, con il soffitto a volta, con un “oculo” centrale, attraverso il quale vi si immagazzinava la neve/ghiaccio durante l’inverno, per conservare, con la tecnica del freddo il cibo deperibile.

 

In tutte le epoche, dal passato al presente, conservare “il mangiare” rappresenta una delle più importanti preoccupazioni del vivere quotidiano.

La Conserva di Calderino era al servizio del borgo di case detto della Maremmana, l’antico centro del paese, fino a quando le trasformazioni della modernità non ne decretarono l’oblio, ma continuò ad esistere come ambiente di servizio dell’attività della macelleria Sassi e della bottega di alimentari Pedretti; tutt’ora ha conservato quasi intatte le sue prerogative architettoniche ed è visitabile.

E’ la sede dell’Associazione La Conserva Circolo ARCI, che ne cura l’apertura su prenotazione il sabatoe la domenica pomeriggio con un minimo di tre persone telefonando al: 3335683697 (Claudio). Apertura concordata, anche per gruppi, durante le principali iniziative che si tengono sul territorio comunale come: Antica Fiera di Calderino, Sagra del Vino, Mercatini di Natale, e altre manifestazioni di rilievo turistico.

Testo tratto da: www.cuorecollibolognesi.it